martedì 4 ottobre 2011

Lettere dal divano: prima missiva

Cara sbarbatella,
sei partita da poco più di un giorno per pizza-mafia-land (paese qui famoso per aver martirizzato la novella eroina Amanda Knox nel corso degli ultimi quattro anni) ed è mio dovere tenerti aggiornata sui mirabolanti avvenimenti della nostra american life.
Innanzitutto, vorrei portare alla tua attenzione la recente sfiga cosmica dell'ormai ex roommate Bastiaan Bloom. Il suddetto ragazzone olandese, in partenza per la terra natia, dopo essere stato sbattuto fuori dalla nostra confortevole casa pulciosa, secondo la migliore tradizione a stelle e strisce, è ora alle prese con la maledizione del documento disperso. Per comprendere le radici di questo pasticciaccio brutto, è necessario ritornare indietro nel tempo, e precisamente a marzo, quando a tutti noi felici acquirenti di macchine usate del Maine, venne recapitato il Certificate of Title che, ai severi occhi delle autorità d'oltreoceano, ci rende a tutti gli effetti proprietari dei nostri pregiatissimi bolidi. A tutti, tranne che a Bas perché, probabilmente a causa di un attacco iperglicemico da ciambelle, il famigerato meccanico Chris di Skowhegan vergò con mano incerta un indirizzo inesatto sul documento del povero Bloom che, a otto mesi di distanza, si sta ora chiedendo a chi cacchio abbiamo recapitato la preziosa missiva. Il risultato di questo eccesso di zuccheri nel sangue di Chris, è l'attuale impossibilità di registrare nello stato di New York il Pathfinder arrugginito venduto per metà dell'originario prezzo d'acquisto, che rischia ora di ritornare in mano olandese, mentre l'assegno di duemila dollari potrebbe fare ritorno nelle mani della sciura che, sfidando la mega rissa in atto tra i nostri vicini e pure l'arrivo della polizia, sabato scorso ha acquistato la macchina, o almeno ci ha provato...
L'incresciosa situazione potrebbe risolversi, nel migliore dei casi, con una telefonata in fanta-inglese alla motorizzazione del Maine ed il successivo invio del certificato con posta ultraprioritaria, oppure, nel peggiore dei casi, con una piacevolissima e rilassante gita di Bas, scortato da Kamalita, in quel di Skowhegan: del resto, si tratta di sole otto ore di macchina su strade disperse nei boschi!
Per quanto concerne me e Fagiolo, ormai ci siamo spartiti i divani: lui si è preso quello con più pulci, mentre io faccio finta di credere che su quello dove appoggio le chiappe da circa quattro ore lo spray col quale sto piano piano distruggendo il pianeta abbia creato una sorta di kharma protettivo. Per questo, se sento strani pruriti o vedo cosine piccole, nere e saltellanti, faccio finta che siano allucinazioni dovute all'ingente quantità di muffa che permea pareti, soffitto e pavimento della nostra magione. Dopo un impegnativo brain storming, siamo infatti giunti alla conclusione che l'abnorme apatia che ci ha colpiti una volta rincasati dal lavoro abbia le proprie radici nella contaminazione da funghi pluricellulari. E per darti l'idea della gravità del contagio da muffa, ti basti l'elenco delle attività da noi svolte questo pomeriggio:
  • io: mangiare nella ciotola dei cereali del riso in bianco surgelato cotto nel microonde, con un contorno di gelato al latte di cocco. Inveire contro la malasorte del Bloom con Fagiolo e Kamalita, raggiunta telefonicamente in quel di Woodstock. Mangiare del cous cous, anch'esso cotto al microonde e condito (orrore! orrore!) con del ketchup che non mi appartiene (se è tuo, da quanti mesi è aperto...?).
  • Fagiolo: trascinarsi fino al benzinaio sulla Broadway e al KFC; messaggiare amici misteriosi ubicati in posti a noi sconosciuti.
  • Nello: provocarmi un'emorragia al dito mentre con Fagiolo si cercava di cospargerlo di antipulci. Non siamo andati all'emergency room solo per pigrizia.
In questo momento, Nello è fuori da qualche parte a lamentarsi con gli amici di quanto l'abbiamo torturato con l'antipulci, Fagiolo sta ancora messaggiando, io sono ancora alle prese col cous cous (oh, fa proprio schifo!), mentre in tv danno orridi telefilm musicali o ancora più fetidi programmi su poliziotti con facce idiote che arrestano messicani impegnati a farsi di coca nel bagno di un tristissimo pub in Florida. Temo che la muffa ci impedirà di abbandonare la nostra postazione divanosa e che al tuo ritorno ci troverai nelle medesime condizioni, o forse peggio.
Insomma, sei sicura di voler tornare?


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