giovedì 6 ottobre 2011

Lettere dal divano: seconda missiva

Cara Sbarbatella,
ti scrivo dalla solita postazione divanosa, dalla quale mi muoverò tra qualche minuto per trascinarmi faticosamente fino al mio lettino, che non viene rifatto da tempo immemore (scusa mamma, ma a trentadue anni passati ancora mi ribello a queste regole borghesi!).
Un'oretta fa, il prode Fagiolo si è lasciato cadere dalla cucina giù per le scale ed è rotolato stancamente verso la sua camera, lamentando la classica spossatezza da cibo indiano troppo salato: probabilmente ora il cloruro di sodio col quale Kamalita ha infarcito i propri manicaretti sta lentamente prosciugando tutti i liquidi presenti nel corpo del nostro roommate ammericano, riducendolo ad una prugna secca californiana. O forse la muffa avrà la meglio sul sale e tramuterà Marcelito in un funghetto. Lui di sicuro preferirebbe quest'ultima opzione!
Il divano più pulcioso è attualmente occupato da Kamalita, che si sta sparando la solita telenovela indiana con agghiacciante colonna sonora, mentre Nello ed American Patatina (la gatta dei vicini) sono alla ricerca di nuove pulci nel vicinato.
Prima di avere l'ennesimo attacco di narcolessia e morire annegata nella mia stessa saliva, ti elenco velocemente i fatti più salienti:
  • oggi, dopo quattro lunghi giorni di agonia, abbiamo finalmente lavato la teglia contenente la lasagna olandese cucinata da Bas lunedì. Questa è una grande vittoria contro lo sporco, e non permetteremo all'attuale presenza di altre pentole zozze nel lavandino di gettare ombre nefaste sul nostro trionfo.
  • Da stamattina, siamo barricati in casa e sobbalziamo ad ogni macchina che si fermi davanti a casa, mentre Fagiolo ha deciso che non risponderà mai più al telefono: Baastian Bloom si è dato alla macchia prima di farsi catturare dalla sciura che ha acquistato il suo Pathfinder privo di Certificate of Title. Oggi, bello bello, è partito per New York City e ha spento per sempre il cellulare americano. Insomma, il marrone della macchina del Maine ci perseguiterà per le prossime tre settimane, ovvero finché entreremo in possesso dell'agognato documento (che, insignificante dettaglio, necessiterebbe comunque della firma di Bas) e potremo consegnarlo alla povera vecchietta, della quale, peraltro, ignoriamo telefono ed indirizzo. Lei, purtroppo, sa benissimo dove trovarci. Sto quindi pensando di addestrare Nello alla difesa delle nostre persone. O magari farei meglio a puntare sulle pulci...
  • prima di barricarmi in casa, ho trovato addirittura le forze per pulire la veranda...su esplicita richiesta della manager dell'edificio...e meno male che nessuno qui parla italiano, perché gli improperi da me proferiti avrebbero reso orgoglioso il mitico Cecco Angiolieri. Adesso la nostra veranda è un gioiellino di pulito ed ordine e spero proprio che la vecchina di Bas non decida di defecare davanti alla nostra porta, in segno di spregio.
  • Di fronte al nostro ridente luogo di lavoro hanno arrestato l'ennesima persona, ma non ho capito se per rissa o per spaccio. Chiederò a Michele: ovviamente, lei lo conosce.

Ora direi che posso cercare di trascinare le mie stanche membra fino al secondo piano, tentando di non addormentarmi lungo le scale polverose. Credo che domattina migliorerò il mio record di improperi, perché quando la sveglia suonerà alle ore 5.40 probabilmente inizierò ad imprecare in black slang.

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