domenica 13 febbraio 2011

Il sabato del villaggio

Metti un sabato mattina di febbraio a Kingston, NY.
Metti due italiane e una nepalese a piedi e senza gps e aggiungici pure il deserto più totale e una coltre di neve ghiacciata intorno.
Il risultato è una piacevole passeggiata nella provincia americana, apparentemente popolata solo da ragazze sovrappeso sorseggianti la Budweiser mattutina sulla veranda di casa, chiese for sale, negozi messicani chiusi quando ne hai più bisogno e omoni di colore che, Bibbia in mano, si recano in chiesa con le loro cravatte caraibiche, accompagnati da mogli con vistosi cappellini anni '50.
Metti che la nostra destinazione sia proprio la chiesa di Brother J ed avrai un quadro completo della mattinata, iniziata peraltro con l'ennesima debacle culinaria dell'italian cook (che sarei io), questa volta con i croissant vegan.
Ma chi è Brother J? Mister Johnson è un nostro collega, vegan, avventista del settimo giorno e, soprattutto, predicatore nella church dietro casa...che senza gps e senza una telefonata ad un amico nel Texas (!!!) non avremmo mai raggiunto. Brother J è una delle persone più simpatiche e piene di gioia di vivere che abbia conosciuto qui in America, anche se, a dire il vero, capisco circa il 60% di quello che dice, mentre per il restante 40% vado sulla fiducia: è vegan e tiene predicozzi gospel style col sorriso sulle labbra, quindi non può essere tanto male!
Oggi Brother J ha parlato della depressione, che ci può cogliere in qualsiasi momento e in ogni dove, ma è difficile pensare che gli arzilli vecchini presenti possano soffrire di questo male, perché sembrano tutti così pieni di vita ed entusiasmo, tanto che ogni due per tre urlavano “yes, man!”, annuendo al Brother J.
A dire il vero, siamo rimaste solo per la lezione sulla Bibbia e la messa ce la siamo scampata, perché il timore era quello di venire coinvolte in un coro tipo Sister Act dalla durata, appunto, biblica.
Il tipico sabato della provincia americana prosegue col tipico pranzo a base di pane e crunchy peanut butter (che peraltro sarà anche il piatto forte della mia cena) e la tipica lezione di guida alla coinquilina nepalese, alla quale ho spacciato un'innata abilità nella conduzione di veicoli ed un'approfondita conoscenza della segnaletica statunitense. Però non siamo finite in nessun fosso e non abbiamo investito nessun animaletto gioioso, né alcun americano obeso e, come ricompensa per il grande impegno, la mia pupilla si è concessa una seduta da una parrucchiera feticista di Audrey Hepburn, mentre io mi sono regalata anni in salute auto-offrendomi un caffè al bar di fianco, dove ho stretto significativi legami di amicizia con un astrologo di origine siciliana e con un cameriere messicano che mi aiuterà a practicar español...aggravando in tal modo la mia già vistosa schizofrenia linguistica.
Nel classico sabato della provincia, non ci si può far mancare la merenda al ristorante cinese, la visita al negozietto indiano che vende tofu, la tempesta di neve, la gita al Wal Mart per comprare il quinto gps che abbiamo in casa e il detersivo per la lavanderia automatica.
Tipicamente, dopo il burro di noccioline, la serata prosegue con una capatina al bar più stiloso di Poughkeepsie, dove si fatica a farsi largo tra i tamarri, sperando che il dj sia al più presto colto da pietà e la finisca di mettere musica inutile e nociva.
Il sabato tende poi generalmente a concludersi con gustose scenate isteriche del coinquilino olandese seminudo e urlante ai quattro venti (nella sua lingua natale) di avere dei problemi con le pulci, anzi le “fottute pulci”.
Rimane solo da finire, lentamente, la tisana allo zenzero che qui tutti schifano e sperare, nell'ordine, che le pulci non travalichino il confine tra le stanze contigue, che lo stimolo urinario non mi svegli nel cuore della notte (che comunque è già passato) e che domani qualcuno mi faccia tornare la voce che stasera ho miseramente perso sul dance floor.

3 commenti:

  1. Ma la tisana allo zenzero schifata da tutti è una delle Dr. Kneippe del Signor Lemon? Ciaooo

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  2. sorella, tranquilla non diremo a nessuno che tu hai ripreso a guidare solo due giorni prima di partire, e con mastro lemon come guru... dopo una astinenza durata un paio du lustri...

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  3. La tisana non è del Dr. Kneippe...quelle se le è sbevazzate tutte il Signor Lemon! Me la preparo io artigianalmente con pura radice di zenzero ogm!!!
    Per la guida...ho tentato disperatamente di far capire a Kamala che al volante io sono peggio di una renna ubriaca, ma era troppo fiduciosa e non sono riuscita a distruggere la sua fede nelle mie capacità nemmeno quando ho sbagliato a leggere le indicazioni del gps!

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