lunedì 21 febbraio 2011

Uomini rana

Io e i miei coinquilini siamo come gli uomini rana. Sempre pronti a fronteggiare ogni emergenza, lanciati tutti imbragati dagli elicotteri dei servizi sociali, strisciando nella melma, oppure nella neve farinosa di Kingston, per portare a termine importanti missioni: infilare una supposta nel corretto orifizio, spalmare una lozione su pelli arrossate, atterrare con tecniche SCIP utenti fuori controllo, compilare 30 diversi moduli per il conteggio dei narcotici, disostruire vie aeree non pervie. 
Nel giro di due settimane abbiamo imparato ogni sorta di tecnica di sopravvivenza e se per caso qualcuno avesse il proposito di strangolarci alle spalle, si sappia regolare: siamo stati istruiti per immobilizzare ogni aggressore e, nel caso, propinargli allucinogeni sublinguali.
In America, chi decide di intraprendere una luminosa carriera nel sociale viene equipaggiato con una formazione assai eccitante e completa, che in pochissimi giorni ti rende un esperto vigile del fuoco, un campione di lotta greco-romana, un infermiere provetto e pure un volenteroso marine.
Le due persone chiave del nostro training newyorkese sono un donnone di colore imparruccato con un mocho sintetico, simpatica come un calcio nel sedere, e un veterano del Vietnam invasato che neanche un cocainomane di Milano.
Katrika, l'amabile istruttrice che ci attendeva nel Queens col suo migliore sorriso (molto simile ad una smorfia di disprezzo e fastidio), si è premurata di insegnarci le regole auree della somministrazione di medicinali agli utenti ed è grazie a lei se non imbratteremo più con gocce moleste l'etichetta dello sciroppo per la tosse, se quando ci laveremo le mani canteremo per trenta secondi “happy birthday to me”, se non conserveremo nello stesso frigorifero campioni di feci con del comune cibo, se scriveremo le nostre iniziali su ogni blister e per ogni maledetta pillola che prenderemo. Non importa se a causa sua abbiamo sprecato le nostre insignificanti giornate in uno scantinato a parlare di uretra, funghi della pelle e delle unghie, attacchi epilettici ed altri ameni argomenti, non importa nemmeno se abbiamo passato ore ed ore nella boardroom JFK dell'hotel a cercare di immagazzinare nozioni scontate in una lingua aliena, non importa perché Katrika ha fatto di noi dei professionisti al servizio delle multinazionali del farmaco, certificati da tanto di test finale.
L'altra figura che brilla di luce propria nel pantheon delle personalità da non dimenticare tra quelle conosciute quaggiù è sicuramente Roman, il nostro istruttore di primo soccorso. Dopo circa trenta secondi di deliranti sproloqui sulla forza di volontà, a tutti era chiarissimo che le successive sei ore sarebbero state un calvario inenarrabile, sia per noi che per quella malcapitata della sua aitante assistente-soubrette. Roman è stato nell'esercito (e a livello inconscio non ne è ancora uscito) e ha combattuto nel Vietnam, a quanto pare..., ma è stato anche pompiere, psicologo, fondatore di un'organizzazione benefica e tante altre cose che forse è meglio non conoscere. Il suo approccio alla materia richiama molto quello di Elvis Presley alla danza, mentre il suo modo di trattare gli allievi sembra tratto direttamente dal film Platoon. Di fatto, grazie a Roman noi tutti siamo attualmente detentori di una mascherina tascabile in plastica made in China per praticare la respirazione bocca-a-bocca e pure di un ego temprato dalla filosofia del self made man...non importa se abbiamo le idee confuse circa i principi cardine della rianimazione cardiopolmonare: in America per avere successo basta essere dotati di buone intenzioni (optional), self confidence e, soprattutto, muoversi con ritmo come Elvis.

2 commenti:

  1. sorellina dolce, volevo solo chiederti come fai a propinare allucinogeni sublinguali ai quei cattivoni di 'utenti' che ti tocchera aiutare???

    NONONONONONO non dirmelo... ho paura..sto male... non dirmelo!!!!

    p.s.
    mi hanno staccato la luce.. fa un freddo boia.. ma tutto sotto controllo.... alcuni pinguini stanno bussando alla porta ma no li faccio entrare!
    (dici che i teoremi del tenente Roman possono fare sentire un po di caldo a me ed Ade??? )

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  2. Pàgolo mio,
    oggi shit storm alla grande: i miei utenti dormiranno tutti quando sarò di turno io, quindi nessuna droga sublinguale...FUCKING NIGHT SHIFT!
    Pure qui luce e calorifero fanno le bizze...FUCKING LANDLORD!!!

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